La commessa del rugosimetro.

Horacio trascorreva la settimana presso la sua officina, alle prese con ordini speciali. Fra le sfide più impegnative alle quali dovette far fronte in quel periodo, vi fu la commessa per la costruzione di due esemplari di un prototipo richiesto dal Laboratorio stradale dell’Istituto di ricerca e sviluppo dell’Università Nazionale di Rosario.

Horacio trascorreva la settimana presso la sua officina, alle prese con ordini speciali. Fra le sfide più impegnative alle quali dovette far fronte in quel periodo, vi fu la commessa per la costruzione di due esemplari di un prototipo richiesto dal Laboratorio stradale dell’Istituto di ricerca e sviluppo dell’Università Nazionale di Rosario.

I veicoli in questione sarebbero stati i primi realizzati in America Latina e avrebbero rappresentato una novità assoluta in termini di prestazioni tecniche. Si trattava di uno strumento computerizzato, composto da diversi sensori e montato su una struttura mobile, la quale, circolando su strade e stradine, doveva essere in grado di misurare la rugosità del fondo.

In gergo tecnico, questo veicolo era chiamato rugosimetro. La proposta era molto interessante, dato che avrebbe dato al giovane Pagani la possibilità di dimostrare le proprie conoscenze in materia di sospensioni e comportamento del telaio nelle diverse condizioni di dislivello e asperità del terreno, tema chiave per una corretta esecuzione delle misurazioni.

Le imprese sono fatte per gli uomini di coraggio.

Generale José di San Martín, Liberatore delle Americhe
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