Anche la Zonda S debutta a Ginevra.

Un anno dopo l’esaltante esordio della Zonda C12, la Pagani Automobili era in condizione di presentare la Zonda S, che sfoderava un poderoso motore sette litri. La vettura, oltre al propulsore potenziato, presentava una vasta serie di migliorie tecniche.

Un anno dopo l’esaltante esordio della Zonda C12, la Pagani Automobili era in condizione di presentare la Zonda S, che sfoderava un poderoso motore sette litri. La vettura, oltre al propulsore potenziato, presentava una vasta serie di migliorie tecniche.

Ispirato dalla fortuna che era stata riservata alla Zonda C12, Pagani trascorse i successivi due anni a consolidare il progetto iniziando, nel frattempo, un febbrile lavoro di promozione della propria realtà aziendale.
L’obiettivo era di rassicurare fornitori e clienti circa la concretezza di quella che rischiava di essere accomunata all’avventura di tanti costruttori di prototipi: bravi a fare una vettura esotica, ma incapaci poi di impiantare una produzione.

Già verso la fine del 2001 egli accarezzò da vicino la possibilità di realizzare la successiva versione della Zonda: la Roadster.

Un anno dopo l’esaltante esordio della Zonda C12, la Pagani Automobili era in condizione di presentare la Zonda S.Pagani signature
20
00