Pagani Automobili annuncia il conferimento della Laurea Honoris Causa in Ingegneria del Veicolo a Horacio Pagani

San Cesario Sul Panaro, 19 Giugno 2018 – Pagani Automobili è lieta di celebrare il conferimento della Laurea Honoris Causa al suo Fondatore e Chief Designer Horacio Pagani.
A quasi vent’anni dal debutto dell’ iconica Zonda C12, l’Atelier di San Cesario sul Panaro si appresta a festeggiare un altro importante traguardo ottenuto dal proprio fondatore, merito di un lungo percorso di studio e di un grande lavoro di squadra.

La cerimonia si è tenuta martedì 19 Giugno presso la facoltà di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Attraverso il conferimento della Laurea Magistrale in Ingegneria del Veicolo, l’Ateneo emiliano ha voluto rendere omaggio al designer argentino che proprio al territorio modenese, alla culla e cuore di ciò che oggi è la Motorvalley, ha deciso di legare i propri successi imprenditoriali e tecnologici, nonché il proprio nome.

La giornata, ospitata presso il Tecnopolo di Modena e aperta dall’ingresso del Corteo Accademico, è stata introdotta dal Magnifico Rettore, prof. Angelo O. Andrisano, il quale ha ricordato che la cerimonia ha avuto luogo proprio nel trentesimo anniversario dalla scomparsa di Enzo Ferrari: “Personaggio entrato nel mito, che ha portato il nome della città di Modena nel mondo e al quale è stato intitolato il nostro Dipartimento di Ingegneria. E non è così difficile trovare un parallelismo tra la storia di Horacio Pagani e quella di Enzo Ferrari, entrambi arrivati all’eccellenza spinti dalla passione e dalla perseveranza.”
Il Magnifico Rettore ha inoltre ricordato il regio decreto che definisce il valore della Laurea Honoris Causa, la quale può essere conferita “Soltanto a persone che, per opere compiute o pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline per cui è concessa”. Al saluto del Magnifico Rettore ha seguito la lettura delle motivazioni della decisione di assegnazione del titolo da parte del Direttore del Dipartimento di Ingegneria, prof. Alessandro Capra, il quale ha rimarcato come “La prestigiosa carriera nella progettazione e nella produzione di supercar apprezzate a livello mondiale, la spiccata propensione alla continua attività di ricerca ingegneristica soprattutto nell’ambito dei materiali compositi e la straordinaria ricaduta economica e internazionale, confermano l’eccellenza del percorso professionale di Horacio Pagani”.
La Laudatio tenuta dal prof. Francesco Leali ha messo poi in luce gli aspetti salienti della vita e della carriera del laureando, presentandone un profilo di acceso sognatore, progettista e costruttore, tracciando una similitudine con la passione di tanti giovani studenti di oggi che a lui si rifanno nell’intento di creare con le loro mani un progetto, rinunciando alle “comodità virtuali” in favore di qualcosa di più scomodo ma di più “ingegneristicamente appagante”.

“Un tecnico i cui meriti vanno ben oltre l’ingegneria meccanica e la tecnologia dei materiali compositi, della quale è stato visionario pioniere, perché ispirati da quel concetto di arte rinascimentale che si ritrova pienamente sviluppato solo nel pensiero e nelle opere di Leonardo Da Vinci, figura da lui quasi maniacalmente studiata e profondamente amata”.

Così il prof. Leali annuncia la Lectio Magistralis dell’Ing. Horacio Pagani che, nel ripercorrere le tappe del proprio percorso, non manca di sottolineare il profondo affetto per quanti lo appoggiarono. Gli amici d’infanzia, la famiglia in Argentina, la moglie Cristina e i figli Leonardo e Christopher; e ancora, i colleghi presso Lamborghini, tra cui Maurizio Ferrari, i partners come Daimler e Mercedes-Benz,
Bosch e quanti crebbero nel progetto Zonda, fornendo un valido appoggio per lanciare qualcosa di rivoluzionario.

I ringraziamenti vengono poi estesi al team, ai tanti colleghi che condividono oggi la passione all’interno della fabbrica di San Cesario Sul Panaro, e alla cittĂ  di Modena, dove il giovane designer sognava di arrivare, poichĂ© in questa terra c’era la cultura vera dell’automobile.“Per me aprire quelle poche riviste che arrivavano in Argentina e vedere queste macchine, avere questa sorta di connessione con l’Italia, con il design italiano, era qualcosa che mi stimolava, mi faceva sognare, immaginare… E probabilmente questa immaginazione andava anche oltre a quella che era la realtĂ .” Queste le parole di Horacio Pagani per descrivere la nascita del suo sogno, del suo desiderio di avvicinarsi a questa terra che oggi gli conferisce una Laurea in Ingegneria del Veicolo.

Attraverso quelle riviste farà l’incontro con l’opera di Leonardo da Vinci, secondo cui arte e scienza possono coesistere tranquillamente, “camminare mano nella mano”. Da questo momento farà di questa visione la filosofia di ogni futuro progetto e creazione: “Questa visione mi ha permesso di sentire chiara la sensazione, o meglio il bisogno, di attribuire un senso estetico anche ad oggetti, ad elementi che normalmente avrebbero avuto uno scopo solo puramente funzionale.” All’insegna di questa propensione, del dover piegare ogni calcolo, ogni formula, ogni geometria ad una bellezza formale e cura estetica, nasceranno progetti come Pagani Zonda e Huayra, dove la cura del dettaglio è visibile in ogni singolo pannello in fibra di carbonio, in cui l’accostamento di trama e ordito diventa un motivo di vanto, una peculiarità da mettere in vetrina. Un’ode al lavoro artigianale e sartoriale, fatto a mano, insieme al trionfo delle tecnologie composite a lungo studiate e messe a punto nell’atelier di San Cesario sul Panaro, al fine di arrivare ad un perfetto connubio di Arte e Tecnica.

Ruolo centrale nella Lectio Magistralis ha il tema del lavoro di squadra, della partnership con collaboratori stimati, senza far mancare alcuni importanti messaggi per le giovani generazioni: “Quando ci troviamo davanti ad un ostacolo, non dobbiamo arrenderci: quell’ostacolo è lì per un motivo. E’ una fonte di energia! Dobbiamo solo ingegnarci per capire come scavalcarlo”.